Dopo il dibattito tra ANIASA e Federauto sul futuro del noleggio e delle reti service, EM Fleet introduce un approccio industriale e digitale che unisce flotte di proprietà, società di noleggio e officine in un’unica gestione end-to-end
Il confronto tra Alberto Viano (presidente ANIASA) e Massimo Artusi (presidente Federauto), moderato da Tommaso Bortolomiol di Quintegia durante il Service Day 2025, ha offerto un’analisi lucida sulle tensioni e le opportunità che attraversano oggi il settore automotive.
L’incontro ha messo al centro la relazione tra società di noleggio, reti di assistenza e clienti business: tre mondi che devono imparare a collaborare per affrontare le sfide di un mercato in trasformazione.
Nel dibattito, Viano ha sottolineato la maturità raggiunta dal comparto del noleggio e il suo peso crescente sul mercato, mentre Artusi ha evidenziato la difficoltà di trovare un equilibrio sostenibile tra efficienza, tempi di fermo e marginalità delle officine.
Da entrambe le prospettive emerge un messaggio chiaro: il futuro del post-vendita non può basarsi sulla contrapposizione, ma su una nuova forma di cooperazione.
Un nuovo modello industriale di Fleet Management
È in questo scenario che si inserisce EM Fleet, operatore nazionale specializzato nella gestione end-to-end delle flotte aziendali.
L’azienda propone un modello collaborativo e trasparente che integra i tre protagonisti della filiera — flotte di proprietà, società di noleggio e reti di assistenza — in un unico ecosistema operativo e digitale.
Attraverso la piattaforma proprietaria Fleet Sync 2.0, EM Fleet consente:
- il monitoraggio in tempo reale della manutenzione e dei costi;
- la gestione dei ticket digitali per apertura e chiusura interventi;
- l’applicazione di tempari ufficiali e condizioni economiche uniformi in tutta Italia;
- la fatturazione centralizzata per ridurre burocrazia e tempi di gestione;
- il controllo predittivo dei fermi macchina.
Un approccio che trasforma la complessità della manutenzione in una catena di valore condivisa, dove ciascun attore trova vantaggi concreti: trasparenza per i clienti, efficienza per i noleggiatori e stabilità per le officine.
EM Fleet come partner dei noleggiatori
Nel dibattito di Service Day 2025, Artusi ha sottolineato la necessità di costruire “una triangolazione efficace tra società di noleggio, utilizzatore e rete di service”.
È esattamente questo il terreno su cui opera EM Fleet, che oggi collabora non solo con aziende pubbliche e private proprietarie della flotta, ma anche con società di noleggio a lungo termine che desiderano esternalizzare la gestione manutentiva e amministrativa dei veicoli.
Grazie alla propria infrastruttura nazionale — oltre 2.000 officine convenzionate e sistemi di controllo digitali centralizzati — EM Fleet affianca i noleggiatori nel:
- coordinare gli interventi manutentivi in tutta Italia,
- ridurre i tempi di fermo,
- monitorare le prestazioni delle officine,
- mantenere la visibilità completa sul ciclo di vita dei veicoli.
Il risultato è una partnership che non sostituisce il noleggio, ma lo potenzia, aggiungendo efficienza operativa e controllo dei costi a beneficio dell’intera filiera.
Un mercato che cambia: collaborazione, non competizione
Oggi il parco circolante italiano conta circa 40 milioni di autovetture, di cui 1,2 milioni a noleggio.
Numeri che dimostrano la centralità del comparto fleet, ma anche la necessità di un modello più integrato, capace di unire chi gestisce la mobilità a chi la mantiene efficiente ogni giorno.
In questo contesto, EM Fleet si propone come partner industriale e digitale del post-vendita, capace di offrire una visione end-to-end che supera le logiche di contrapposizione tra noleggiatori, officine e flotte.
Un modello che promuove trasparenza, sostenibilità e cooperazione, i tre pilastri su cui costruire il futuro del Fleet Management in Italia.
“Il futuro del settore non è una sfida tra modelli, ma una rete di competenze che collaborano per offrire veicoli sempre efficienti e servizi più intelligenti.”
— EM Fleet
