Scelte strategiche, errori da evitare e criteri fondamentali per costruire un contratto di manutenzione veicoli ovunque si trovino.
Ogni azienda con una flotta di proprietà affronta, prima o poi, una decisione strategica:
🛑 “Ha senso continuare a gestire internamente veicoli, fornitori e costi, o conviene esternalizzare tutto a un partner specializzato nel Fleet Management?”
Spesso questa scelta arriva in momenti critici:
- quando i costi iniziano a crescere senza spiegazione
- quando i veicoli iniziano a fermarsi troppo spesso
- quando l’azienda si espande e il controllo locale non è più sufficiente
Ma la vera differenza non la fa il “se” attivare il servizio. La fa il “come” e soprattutto il “con chi”.
In questo articolo ti spieghiamo come scegliere il giusto servizio di Fleet Management per aziende con flotte di proprietà, approfondendo i criteri operativi, gli errori più comuni, e — soprattutto — i vantaggi che pochi fornitori sono in grado di garantire davvero, come lo sconto unico su listini ricambi e la tariffa di manodopera unificata in tutta Italia.
Perché le flotte di proprietà hanno esigenze specifiche.
Le aziende con flotte di proprietà non sono come chi noleggia veicoli.
Hanno bisogno di:
- prendere decisioni sui tempi di manutenzione
- valutare la convenienza tra ricambi originali ed equivalenti
- gestire sinistri, gomme, pratiche assicurative, permessi ZTL, bollo e revisioni
- controllare più fornitori su territori diversi
Molto spesso, queste attività vengono suddivise tra più persone, sedi e uffici, generando disorganizzazione e costi sommersi.
👉 Per questo motivo, un buon servizio di Fleet Management non si limita a fornire una piattaforma o qualche officina: deve prendere in carico tutta la complessità e offrire soluzioni trasversali, scalabili e contrattualmente solide.
Servizio di Fleet Management per flotte di proprietà: cosa valutare prima di firmare un contratto
1. Definisci i tuoi obiettivi, non “copiare” un contratto già visto
Il primo errore che molte aziende fanno è prendere come riferimento il contratto di un’altra azienda o copiare una formula standardizzata.
Ma ogni flotta ha esigenze specifiche:
- Hai mezzi commerciali, auto aziendali o veicoli leggeri?
- Hai veicoli con alta percorrenza o solo uso urbano?
- Hai una sede unica o più sedi regionali?
📌 Definire i tuoi obiettivi è fondamentale per valutare le offerte in modo corretto. Alcuni esempi di obiettivi dichiarati:
- ridurre del 15% i costi di manutenzione entro l’anno
- accorpare tutte le fatture in un’unica gestione mensile
- eliminare la gestione manuale delle scadenze
- avere un unico riferimento per tutto, anche per i sinistri
EM Fleet parte da questi obiettivi per costruire contratti su misura, non soluzioni preconfezionate.
2. Leggi cosa è incluso… ma anche cosa non lo è
Molti contratti sembrano convenienti… fino a che non arrivano i primi extra.
Un preventivo di fleet management va letto con cura, voce per voce.
Ecco le domande che dovresti porti:
- La manutenzione ordinaria è compresa? Con quale frequenza?
- Gli interventi straordinari fino a quale importo sono inclusi?
- Sono escluse le verniciature e i ripristini estetici?
- C’è un limite annuo di tagliandi?
- I pneumatici sono inclusi o vanno gestiti a parte?
- Cosa succede se il veicolo supera il valore massimo di intervento?
💡 Un contratto ben fatto prevede massimali, soglie e clausole chiare.
Nel contratto EM Fleet, ad esempio, sono inclusi sia gli interventi ordinari che straordinari fino a una soglia, e si può decidere di utilizzare ricambi usati certificati per abbassare i costi senza sacrificare la qualità.

3. Un unico contratto per tutta Italia: il vero punto di svolta
Ecco uno dei vantaggi più concreti e spesso sottovalutati:
Se la tua azienda ha sedi in più regioni, potresti trovarti a:
- gestire fornitori diversi con prezzi diversi
- ricevere fatture con codici di spesa diversi
- dover rinegoziare sconti su ricambi e manodopera in ogni città
Con EM Fleet tutto questo sparisce.
Grazie a un contratto nazionale, garantiamo:
- uno sconto unico sui listini ricambi, valido ovunque
- una tariffa di manodopera identica in tutta Italia, indipendentemente dall’officina
- un’unica rete di oltre 2.000 officine affiliate, gestite centralmente
- nessun ricarico nascosto o sovrapprezzo in base alla zona geografica
📊 Questo permette alle aziende di prevedere, confrontare e controllare i costi in modo uniforme e affidabile.
Nessun centro lavora con prezzi diversi “perché è il Nord” o “perché è zona turistica”
4. Centralizzazione digitale e trasparenza assoluta
Un buon servizio di Fleet Management deve includere una piattaforma digitale accessibile, veloce, completa.
Nel nostro caso, si chiama Fleet Sync e consente:
- apertura e gestione dei ticket
- storico di ogni intervento
- stima costi in tempo reale
- controllo dello stato del veicolo
- centralizzazione dei dati per veicolo, targa, sede
Tutto questo è fondamentale per il tuo reparto amministrativo.
Invece di ricevere decine di fatture da fornitori locali, avrai un’unica fattura a fine mese, con costi già codificati per centro di spesa, targa e tipo intervento.
5. La gestione delle chiavi: il dettaglio che evita disastri
Poche aziende riflettono su questo tema, ma è una delle cause più frequenti di fermo veicolo o caos organizzativo: la gestione delle chiavi di scorta.
- Dove sono conservate?
- Chi le tiene?
- In caso di sinistro, come vengono consegnate al fornitore?
Con il servizio Key Hub di EM Fleet, tutte le chiavi vengono gestite centralmente:
- custodite in sedi sicure
- tracciate digitalmente
- consegnate al centro assistenza quando necessario
📦 Semplice, veloce, senza errori.
Un dettaglio? No, un fattore critico per le aziende con flotte dislocate e più driver per veicolo.
La guida definitiva alla scelta di un servizio di Fleet Management
Il tuo partner di Fleet Management deve essere:
- flessibile come un consulente
- solido come un’infrastruttura
- trasparente come un report mensile