Tutto quello che le aziende devono sapere sull’obbligo dell’alcolock, chi paga l’installazione e come gestire i casi critici in flotta aziendale.

Dal 14 dicembre 2024 è entrata in vigore in Italia una riforma del Codice della Strada che introduce importanti novità in materia di sicurezza alla guida. Il testo sarà in visione per 90 giorni e se non ci saranno osservazioni entrerà in vigore a Luglio. Tra queste, l’obbligo di installazione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del veicolo se il conducente risulta positivo all’alcol test.

L’obbligo non riguarda tutti, ma si applica in casi specifici legati a infrazioni gravi. Tuttavia, per chi gestisce una flotta di veicoli aziendali, l’impatto può essere rilevante.

Molti datori di lavoro si stanno ponendo una domanda precisa e urgente:
“Se un mio dipendente ha avuto un problema con l’alcol test anche fuori dall’orario di lavoro, devo installare l’alcolock sull’auto aziendale? E soprattutto, chi deve pagarne i costi?”

In questo articolo rispondiamo in modo chiaro, completo e con taglio pratico per aziende, fleet manager e HR.

Cos’è l’alcolock

L’alcolock è un dispositivo elettronico che funziona come un etilometro collegato direttamente al sistema di accensione del veicolo. Il conducente, prima di poter avviare l’auto, è obbligato a soffiare nel bocchettone del dispositivo.
Se il tasso alcolemico rilevato è superiore allo zero (anche solo minimo), il veicolo non si accende.

Si tratta di un sistema già utilizzato da anni in diversi Paesi europei, e che ora diventa parte integrante della normativa italiana in materia di sicurezza stradale.

Quando diventa obbligatorio l’alcolock

Non tutti i veicoli devono essere dotati di alcolock. L’obbligo si applica in modo mirato:

  • Solo per i conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l.
  • La durata dell’obbligo varia in base al tasso rilevato:
    • 2 anni se tra 0,8 e 1,5 g/l
    • 3 anni se superiore a 1,5 g/l
  • Durante questo periodo, sulla patente del conducente sarà riportato il codice 68, che indica che il titolare può guidare solo veicoli dotati di alcolock.
  • Il veicolo può essere privato, aziendale o a noleggio. Non importa quando sia avvenuta la sanzione (durante o fuori dal lavoro): l’obbligo vale per tutti i veicoli utilizzati dal conducente.

Chi deve pagare l’alcolock?

La legge stabilisce chiaramente che i costi sono a carico del conducente, ovvero della persona sanzionata.

Tuttavia, in un contesto aziendale, la situazione può diventare più complessa, perché se il lavoratore usa un veicolo aziendale per svolgere le proprie mansioni, il problema operativo ricade sull’azienda.

Costi dell’alcolock

  • Prezzo medio di acquisto e installazione: circa 2.000 euro
  • Manutenzione periodica: obbligatoria, con costi aggiuntivi
  • Taratura: deve essere verificata presso centri autorizzati
  • Documentazione: il veicolo deve avere a bordo i certificati del dispositivo

Cosa succede se il dipendente guida un’auto aziendale

Se un dipendente ha subito la sanzione e possiede una patente con codice 68, non può più guidare alcun veicolo che non abbia l’alcolock installato.

Se il veicolo che usa per lavoro è aziendale, si pongono due possibilità:

1. L’azienda installa l’alcolock a proprie spese

  • Se il lavoratore è fondamentale per la continuità operativa, il datore di lavoro può scegliere di sostenere il costo dell’installazione sull’auto aziendale.
  • È una scelta volontaria, che può essere regolata con una scrittura privata o una clausola integrativa nel contratto di lavoro.
  • Può essere una soluzione temporanea per non interrompere l’attività.

2. L’azienda sospende l’assegnazione del veicolo

  • Se l’azienda non intende installare l’alcolock, può sospendere l’utilizzo del mezzo, riorganizzare la flotta o affidare il veicolo a un altro collaboratore.
  • Il dipendente non potrà utilizzare il mezzo finché non si doterà di un veicolo conforme.

Responsabilità legale e copertura assicurativa

Un punto critico è la responsabilità: se un’azienda consente a un dipendente sanzionato di guidare un’auto aziendale senza alcolock, pur sapendo della limitazione sulla patente, può incorrere in gravi responsabilità civili e assicurative.

  • In caso di incidente, la compagnia assicurativa può rivendicare l’assenza del dispositivo come motivo di decadenza della copertura.
  • L’azienda può essere chiamata a rispondere in solido, anche se non responsabile direttamente della violazione.

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alcolock veicoli aziendali
alcolock veicoli aziendali

Come può intervenire il fleet management

Chi gestisce una flotta aziendale oggi deve essere pronto a intercettare e gestire questi casi, sempre più probabili.

Un servizio evoluto di fleet management come quello di EM Fleet può:

  • Verificare la compatibilità dei veicoli aziendali con la predisposizione alcolock (obbligatoria per tutte le nuove omologazioni dal 2022).
  • Monitorare la documentazione dei conducenti (in collaborazione con HR) per rilevare eventuali patenti con codice 68.
  • Coordinare l’installazione del dispositivo tramite officine autorizzate.
  • Supportare la gestione amministrativa, inclusa la tenuta dei certificati a bordo e la manutenzione programmata.
  • Integrare tutto nella piattaforma Fleet Sync, con tracciabilità del mezzo, della dotazione e dell’assegnazione.

Un cambiamento che riguarda la sicurezza, ma anche l’organizzazione

L’obbligo dell’alcolock rappresenta uno strumento importante per la sicurezza stradale, ma pone nuove sfide per le aziende che assegnano veicoli a dipendenti.

Il comportamento del dipendente al di fuori dell’orario di lavoro può incidere direttamente sulla capacità dell’azienda di operare.

Cosa dovrebbe fare un’azienda oggi

  • Verificare se la propria flotta è composta da veicoli predisposti all’alcolock.
  • Introdurre clausole contrattuali per regolare i casi in cui un dipendente perde la piena idoneità alla guida.
  • Collaborare strettamente tra fleet manager, risorse umane e ufficio legale.
  • Affidarsi a un partner specializzato come EM Fleet per gestire l’impatto operativo, mantenere l’operatività e ridurre il rischio.

EM Fleet è pronta ad accompagnare le aziende in questa nuova fase.
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